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mercoledì 1 giugno 2011

Capitolo 1 - Visitatori Occasionali

“Come sarebbe a dire, non hai mai visto i Goonies?”
Margherita fece spallucce. “Io da ragazzina avevo altro da fare,” disse.Bruno rimase a guardarla, in cerca di una risposta.
Anche adesso Margherita aveva l'aria di una che aveva altro da fare – dalle Reebock immacolate al crop-top di una misura troppo stretto, passando per i pantaloni combat e l'ombelico esposto, la biondina dall'espressione annoiata aveva tutta l'aria di essere capitata lì per caso.
Bruno scosse il capo, e tornò a controllare per la terza volta di avere tutto.
Cellulare.
Macchina fotografica.
Torcia elettrica con lampada allo xenon.
Set di grimaldelli.
Kit di pronto soccorso.
Gessi colorati, confezione da sei.
Notes e matita.
“La bat-cintura è in ordine?” gli chiese Andrea, ridendo.
Da sempre, Andrea usava uno zainetto decathlon da cinque euro per portare la sua attrezzatura, mentre Bruno preferiva viaggiare leggero, e portava il minimo indispensabile in un marsupio che non mancava mai di destare l'ilarità del suo compagno d'avventure.
Che stasera, tuttavia, aveva altro a cui pensare.
“Pronta alla grande avventura, piccola?”
Margherita sfoggiò un sorriso finto, e si strusciò addosso ad Andrea.
Bruno trattenne un grugnito, e prese le chiavi della macchina, facendole tintinnare.
Era una regola non scritta – non ti porti la ragazza quando vai per edifici abbandonati.
Lo aveva detto anche Ninjalicious – la figa abbassa il livello di attenzione.
Ma non c'era stato modo di dissuadere Andrea – voleva che la sua ragazza condividesse quell'esperienza, così come aveva condiviso le vacanze e gli esami universitari.
Chissà, forse sperava che il mix di adrenalina e oscurità dell'esplorazione urbana le cancellasse quell'espressione eternamente annoiata dalla faccia.
Bruno comunque aveva dei pessimi presentimenti.
“Siete sicuri che non avremo dei guai?” chiese la bionda.
Andrea le diede una pacca sul sedere.
“Villa Gatto-Borghi è abbandonata da anni,” le disse. “Ormai non ci vanno neanche più i writer o i drogati. Non vedo che guai potremmo avere.”

C'era un'auto dei carabinieri ferma fuori Villa Gatto-Borghi.
Gaetano pestò sul freno, frullando il contenuto della Panda.
“Ehi!”
Rosa si piegò in avanti, per raccogliere il blocco e la penna che le erano cascati fra i piedi.
“A ore dieci,” disse lui.
“Eh?”
Rosa si tirò su e guardò attraverso il parabrezza, oltre l'incrocio deserto.
“Sei fortunato che non avevamo nessuno dietro...,” cominciò, ma lui tagliò corto.
“Ore dieci,” ripeté, accennando col capo.
Davanti a loro a sinistra.
“Una macchina dei carabinieri,” disse lei.
Lui annuì, riavviando la Panda e dando di sterzo come un forsennato.
“Cosa diavolo..?!” fece lei, dando una spallata alla portiera.
“Andiamo a fornire appoggio ai colleghi,” disse lui.
Lei lo guardò a bocca aperta.
“I colleghi? Quelli son carabinieri...”
La panda urtò il marciapiede basso e si fermò, storta.
Gaetano aprì la portiera e sganciò la cintura di sicurezza, continuando a fissare la sagoma nera della villa, illuminata dai lampeggiatori della macchina nera.
Poi scese lentamente, e sfoderò la scacciacani d'ordinanza.
“Io vado avanti,” le disse. “Tu coprimi...”
Con un sospiro, Rosa scese a sua volta, gettò un'occhiata all'auto dei carabinieri, e seguì Gaetano che avanzava lungo il vialetto malandato della Villa, muovendosi come un tarantolato.
A metà percorso, lui si fermo, si accoccolò ai piedi di un angelone di gesso annerito dall'aria inquinata e si voltò a guardarla, ferma in mezzo al cancello, le mani sui fianchi e l'aria rassegnata.
Le fece dei gesti che lei non riuscì a capire.
Quando finalmente lo raggiunse, “Non ti hanno insegnato ad avanzare sbalzando?” le chiese, in tono stizzito, per poi riprendere l'avanzata verso la porta d'ingresso del villone.
Lei lo guardò barcollare e ondeggiare fino sulla soglia.
Si scostò una ciocca di capelli dalla fronte.
Sei settimane nella Polizia Comunale, e già le toccava dividere i turni di pattuglia con Jonny Bravo.
Provò una fitta di nostalgia per il lavoro al call center.

“Ma cos'è 'sta puzza?”
Il vice-brigadiere Santini era stato in parecchi posti schifosi nella sua carriera, ma non ricordava di aver mai sentito un puzzo come quello che allignava nell'ingresso di villa Gatto-Borghi.
“Sarà un gatto morto,” suggerì il carabiniere scelto Oberwalder.
Il sole basso filtrava attraverso le tavole inchiodate alle finestre del pian terreno, fasci di luce in cui fluttuavano milioni di granelli di polvere e che illuminavano in maniera crepuscolare l'ingresso vuoto e malandato.
“Un gatto della malora,” disse Santini, “da quanto tanfa, doveva pesare trenta chili.”
Con la mano guantata, tentò senza convinzione un interruttore della luce.
Uno schiocco ed una cascata di scintille gli fecero ritirare la mano di scatto.
“Brigadiere...!”
“Niente, niente,” fece Santini, allontanandosi dalla parete scrostata.
Un refolo di fumo nero si sollevava dall'interruttore annerito.
“Certo che tocca essere ben stronzi, eh, a lasciare la corrente attaccata in una casa vuota da anni.”
Oberwalder si affacciò a un corridoio.
“Eppure è da qui che hanno telefonato,” disse.
Santini si avvicinò allo scalone liberty che portava al piano superiore.
“Sarà,” disse, incerto.
Strisce nere di muffa davano alla carta da parati un aspetto zebrato.
Che situazione del cazzo.
Che modo del cazzo di chiudere la giornata prima di andare a cena.
“Avanti, diamo un'occhiata e vediamo se c'è qualcuno in questo posto,” disse.

In quel momento, attraverso la porta spalancata, entrò rotolando un giovanotto nerboruto con l'uniforme da vigile urbano e i capelli tagliati cortissimi.
Rotolò, si rimise in piedi e spianò una pistoletta ridicola in faccia a Santini.
Oberwalder fece correre la mano alla cintura, ma un gesto di Santini lo fermò.
Dalla porta d'ingresso fece qualche passo incerto una vigilessa coi capelli rossi, che poi si fermò, interdetta.
Nel silenzio assoluto, dalle viscere della casa si levò un cigolio basso ed orribile, che per lunghi secondi parve far vibrare il pavimento.
Poi, il silenzio.
“Gaetano,” disse la rossa, con voce stanca, “ma che cazzo stai facendo?”

Quando il cigolio finalmente tacque, Margherita si rese conto di avere le dita strette attorno al braccio di Andrea, strette tanto forte che le doleva la mano.
“Cosa è stato?” chiese, con un filo di voce.
“Non lo so,” rispose lui. “Forse le tubature dell'acqua.”
“Zitti,” disse Bruno.
Inclinò il capo da una parte. “Credo ci sia qualcuno al piano di sopra.”
Proprio quello di cui avevano bisogno.

32 commenti:

  1. Grande inizio, ci sono già parecchi spunti e un sacco di personaggi già "inquadrabili"!
    Bene bene!

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  2. Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a sghignazzare. Vedo il registro della narrazione, ci sarà da divertirsi.

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  3. Bene, bene... ^_^
    Complimenti per l'incipit coi Goonies, adesso sono più curioso di prima...

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  4. Ho visto i Goonies giusto 10 giorni fa, al compleanno di mia figlia... Bene, si parte bene. E la mia personale fifa aumenta :)
    Paola

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  5. Scusa la domanda, ma... che ore dovrebbero essere?

    All'inizio sembra sera ("Che stasera, tuttavia, aveva altro a cui pensare"). Spostandoci avanti nel tempo vediamo due poliziotti che arrivano in macchina davanti alla villa e anche li' sembra che la scena si svolga di notte ("l'incrocio deserto", ma soprattutto "la sagoma nera della villa, illuminata dai lampeggiatori della macchina nera."). Pero' dentro la villa siamo appena al tramonto ("Il sole basso filtrava attraverso le tavole inchiodate alle finestre del pian terreno, fasci di luce in cui fluttuavano milioni di granelli di polvere e che illuminavano in maniera crepuscolare l'ingresso vuoto e malandato.").

    Potrebbe essere anche l'alba, ma significherebbe che i due poliziotti fuori ci hanno messo una vita ad entrare.

    El Pojo

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  6. Siamo al tramonto.
    È sera, ma non è notte.
    La sagoma della casa è nera e illuminata dai lampeggianti blu semplicemente perché la facciata è esposta a est, e quindi è in controluce.
    L'incrocio è deserto perché sennò Gaetano mi causava un tamponamento a catena stile Cobra 11.

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  7. Evviva!Non vedevo l'ora!
    Inizio molto spumeggiante.
    Grande!

    Cily

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  8. Hai dato una bella spinta e presentato un sacco di personaggi succosi, complimenti.

    C'è già molta roba su cui lavorare... tremo al pensiero di quante cose dovrò raccattare quando toccherà a me ^___^

    Shaggley, dinosauro in cordata

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  9. Bene, personaggi interessanti e villa affascinante. Mi sembra l'inizio di una delle vecchie, amate avventure grafiche...
    Zak McKracken, in versione horror.

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  10. Molto bello Davide, sarà difficile per me mantenere il tuo altissimo livello.
    Stasera dopo aver congedato un paio di ospiti mi metto subito al lavoro.
    P.s
    penso comunque di inserire un nuovo personaggio nel mio capitolo.Posso?

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  11. Si accettano scommesse sul primo cadavere!

    (non toccatemi "avanzare sbalzando" Gaetano! è appena arrivato ed è già un mito! :-))

    Non vedo l'ora di leggere cosa ci combina Nick.

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  12. wowowowow!!! strabella sta prima parte! ancora ancora ancoraaaaaaaaaaaaaaaa!!

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  13. Una nota rapida.
    Chiaraente Nick - o chiunque altro - può aggiungere o accoppare personaggi come più gli aggrada.

    Riguardo alla scommessa su chi è il primo a tirare le cuoia, le scommesse sono aperte.
    Io vedo mooolto male Andrea.
    Ma non voglio influenzare nessuno.

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  14. Buona avventura (e buona scrittura) a tutti voi, ragassuoli. Vi leggerò con estremo piacere! :D

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  15. L'agente "avanzare sbalzando" Gaetano mi ricorda tanto Jason "rotolare" Nesmit di Galaxy Quest :)
    Ottimo inizio! ^_^

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  16. "In quel momento, attraverso la porta spalancata, entrò rotolando un giovanotto nerboruto con l'uniforme da vigile urbano e i capelli tagliati cortissimi.
    Rotolò, si rimise in piedi e spianò una pistoletta ridicola in faccia a Santini.
    Oberwalder fece correre la mano alla cintura, ma un gesto di Santini lo fermò.
    Dalla porta d'ingresso fece qualche passo incerto una vigilessa coi capelli rossi, che poi si fermò, interdetta.
    Nel silenzio assoluto, dalle viscere della casa si levò un cigolio basso ed orribile, che per lunghi secondi parve far vibrare il pavimento.
    Poi, il silenzio.
    “Gaetano,” disse la rossa, con voce stanca, “ma che cazzo stai facendo?”"

    Non so i tag del quote quindi uso le virgolette ^_^
    Premetto che è abbastanza carino come capitolo anche se me li aspettavo più lunghetti. Comunque questa è la parte che non mi ha convinto tanto.

    In quel momento, Gaetano entra rotolando dalla porta spalancata (e già qui ho un problema a immaginare qualcuno che entra rotolando da una porta), poi rotola di nuovo, si mette in piedi e spiana una "pistoletta ridicola". Anche qui, cosa è una "pistoletta ridicola"? e perché è una pistoletta?
    Né il brigadiere, né Oberwalder, né la vigilessa quando entra ha la reazione che ci si aspetta di fronte a un esaltato che punta la pistola a un brigadiere dei carabinieri. Almeno un "vaffanculo" da parte del Brig me lo sarei aspettato. Un urlo, un insulto.
    Succede qualcosa di strano, un cigolio che fa tremare tutta la casa e anche in questo caso non c'è la reazione che ci si aspetta: la vigilessa commenta il fatto che Gaetano è entrato in quel modo cretino (e simpatico) invece del cigolio orribile.

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  17. Mi dispiace che non ti abbia convinto.
    Spero che i capitoli successivi ti soddisfino maggiormente.

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  18. Evidentemente la permalosità dilaga.
    Ho detto forse che non mi sia piaciuto? O che non mi ha convinto?
    Solo io trovo strana quella parte della scena?
    Solo io trovo strano chiamare una pistola "pistoletta ridicola"?
    Non sarebbe meglio spiegare perché l'autore l'ha definita così?
    E vabbé...

    PS se non si è registrati in un qualche blog, non si può commentare.

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  19. @ilguardianodellanotte

    Evidentemente la permalosità dilaga

    Ad essere sincera mi piacerebbe ricevere un commento onesto come il tuo quando pubblicherò il mio pezzo. Quando scrivo per quanto doloroso possa essere mi piace che mi si dica cosa si pensa di quello che ho scritto specie se il commento è preciso e acuto come il tuo.
    Quello che dici ha senso anche se onestamente non mi ha infastidito mentre lo leggevo, anzi mi è molto piaciuta la nota ironica di fondo a dispetto della verosimiglianza. E' bello non prendersi troppo sul serio specialmente perchè si è all'inizio e perchè non si sa che piega prenderanno gli eventi e cosa inventeranno gli altri.
    Ovviamente è una questione di gusti.

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  20. Strana, la cosa dei commenti - ora verifico.

    Per il resto, nessuna permalosità - semplicemente la constatazione che il mio pezzo non ha convinto completamente, e la cosa mi dispiace.

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  21. In genere il "mi dispiace che non ti sia piaciuto" significa "e mo che vuoi. Scemo, stai zitto".
    Soprattutto perché non ho detto che non mi ha convinto.
    Ho pure detto che è abbastanza carino.

    In genere, chi non se la prende tende a spiegare, correggere o difendere quello che ha scritto.

    "pistoletta"? ah, si...l'ho scritto per questo questo e questo.

    O sono io che sono polemico o sono le discussioni che ormai vengono etichettate tutte come "polemica" quando non piace l'argomento.

    @cily: ^__^ quando toccherà a te?
    Vorrei commentare gli altri articoli, ma mi sembra sia inutile.
    Se dici "queste cose non mi sono piaciute" ti rendi antipatico e fai autopsie. E poi è un gioco.
    Se dici solo "che bello" non lo vedo costruttivo e quindi non lo faccio (a meno che non è un pezzo veramente magnifico).
    Se dici "carino, tranne qui e lì che si potevano aggiustare" rimanendo sul vago per non offendere è ancora più inutile del secondo caso. Tanto è un gioco, a che servirebbe? :)

    PS il problema delle risposte c'è sempre. Prova a sloggarti da blogspot.
    Non solo devo avere l'account wordpress ma devo pure essere loggato su WP nel momento in cui mando un messaggio qui :)

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  22. Il settaggio prevede che i commentatori siano registrati.
    Ci serve come filtro.
    Ulteriori difficoltà - segnalate anche da altri - potrebbero dipendere dal browser che stai usando (pare che Chrome dia dei problemi, ad esempio).

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  23. @ilguardianodellanotte

    Io sono la quinta...tra poco tocca a me!
    Speriamo che Barney non stravolga troppo le cose, non faccio che tessere la tela eppoi buttarla via perchè ogni capitolo aggiunge elementi molto intriganti di cui non si può non tener conto.
    Spero di tirar fuori qualcosa di interessante anche io come hanno già fatto gli altri :)

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  24. ah, giusto. Serve da filtro.
    Ma...filtro per cosa? chi vuole commentare e dar fastidio (perché guardate me?) lo fa comunque, chi invece vuole postare velocemente magari inserendo solo l'email no. Bel filtro.
    Non mi stupirei se scoprissi, leggendo i nomi dei commentatori, che commentano solo quelli che partecipano al gioco, tranne me.
    Questo si che è un mondo di pedissequi...

    PS non hai risposto. La tua arte è troppo figa per poter esser messa in discussione? LoL.
    Farai strada...gli atteggiamenti del grande scrittore ce l'hai tutti, ora manca solo la pratica.

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  25. Guardiano, le risposte te le dai tu tutte da solo, e quelle di chiunque altro ti sarebbero comunque insufficienti.
    E poi, non è mia abitudine nutrire i troll.

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  26. Ormai è norma chiamare troll le persone con cui non si è d'accordo. Prova a chiedere ai funboy di Licia Troisi

    Wow e non sei un autore pubblicato. Immagina se lo fossi. :) te l'ho detto, farai carriera.

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