giovedì 7 luglio 2011
Capitolo 11-Daniele
La situazione dentro la villa stava peggiorando,Santonastaso lo avvertiva dalle fitte che avevano iniziato a propagarsi per il suo corpo. Pensando a quello che Shlomo aveva appena detto stava per parlare quando un uomo gli si avvicinò e gli sussurrò qualcosa all'orecchio .Poi si volto verso gli altri e disse:
"Per il momento nessuno farà niente!Prima devo parlare con qualcuno,qualcuno che potrebbe avere delle informazioni utili."
Rivolto al monaco:"Shlomo assicurati che nessuno faccia follie,Daniele è arrivato e potrebbe avere qualcosa"
Santonastaso si diresse verso il furgone. Dentro lo aspettava un uomo sulla trentina,Daniele un recente acquisto del gruppo .Daniele era un ricercatore e come amava farsi chiamare un medico delle case malate. Ogni volta che si occupavano di un caso Daniele ne studiava la storia,individuava elementi utili a sciogliere la matassa. Formulava una propria diagnosi in pratica.
"Come è andata Daniele?"chiese Santonastaso"Si è di nuovo opposto?"
"Non questa volta,rispetto a venti anni fa si è mostrato ansioso di cooperare e mi ha dato tutta la documentazione esistente"
Stavano parlando di Vincenzo Verzeni attuale proprietario di Villa Gatto-Borghi,che come ricordava Santonastaso venti anni prima si era reso irreperibile. Inoltre aveva applicato un autentico veto su ogni documento che riguardava la villa o che la menzionasse. Tirare fuori quei due ragazzi all'epoca senza nemmeno una pianta dell'edificio fu un miracolo.
Santonastaso trovo sospetto il suo cambio di atteggiamento,ma per ora non era la priorità quella era tirare fuori chi era ancora intrappolato nella villa ammesso che ci fosse ancora qualcuno vivo.
"Va bene Daniele inizia a raccontarmi tutto". E Daniele inizio a parlare...
Villa Gatto-Borghi non era stata costruita dalla famiglia Verzeni,ma venne acquistata nel 1825 da Luigi Verzeni,ricco latifondista come regalo per la moglie.(Il nome della Villa deriva dal di lei cognome)L'identità del precedente proprietario della villa rimane un mistero. I primi anni trascorsi dai Verzeni nella villa furono tranquilli. Fino a quando una delle serve,una ragazzona robusta si ammalò ed inizio a deperire. La ragazza si lamentava che la notte qualcosa si accovacciava sul suo petto e le succhiava il respiro. I Verzeni non le credettero e temendo che diffondesse strane voci la licenziarono. Mori giorni dopo talmente deperita da sembrare una vecchia. Da allora la villa fu teatro di episodi bizzarri oggetti che scomparivano,rumori che a tarda notte svegliavano gli inquilini. In molti giurarono di vedere qualcosa strisciare nell'ombra. Grazie ai loro soldi i Verzeni misero a tacere ogni voce e pettegolezzo,ma neanche i soldi di tutto il mondo avrebbero potuto impedire nuovi sviluppi. Dopo quasi mezzo secolo una strana muffa aveva iniziato a invadere lentamente l'abitazione e agli inizi del novecento negli anni venti molte stanze furono chiuse perchè impraticabili. Per i Verzeni quella villa era ormai un incubo che affossava le loro risorse. Ma spinti dal loro orgoglio resistettero,perlomeno fino al '36. Nell’Agosto del 1936 Marco Verzeni diede un ricevimento a cui parteciparono anche alcuni nomi in vista del fascismo cui Marco sperava di avvicinarsi. Al culmine della festa però Cecilia la sorella di Marco lamentò la scomparsa di suo figlio e di altri due bambini,figli di conoscenti. Non vennero mai trovati i corpi. Screditati e feriti nell'orgoglio i Verzeni abbandonarono la villa pur mantenendone la proprietà. Nel Marzo del '44 alcuni soldati tedeschi la scelsero come base operativa durante l'occupazione,nonostante il parere contrario delle autorità locali. Dopo meno di una settimana si ammalarono e morirono tutti. I loro corpi furono riportati in fretta in Germania,in tutta segretezza. Ma da alcune confessioni di uno dei medici che effettuarono le autopsie sembra che le loro viscere fossero colonizzate da un fungo che si era espanso e nutrito come un tumore nei loro corpi. Villa Gatto-Borghi venne definitivamente chiusa e abbandonata. Fino all'incidente di venti anni fa...
Dopo aver ascoltato il racconto di Daniele Santonastaso disse"Quello che mi hai raccontato è interessante Daniele,ma non ci è molto utile a meno che non ci sia dell'altro..."
“Si,ho preferito tenere questo particolare per ultimo Santonastaso” disse Daniele.
“Secondo alcuni estratti del diario di Luigi Verzeni,nelle cantine era situato un altare sormontato da una specie di croce nera,dico una specie perché in base a quello che ha scritto Luigi la forma era simile ma non del tutto uguale”
“Una “croce” nera?”riflettè Santonastaso “Questa getta una luce inquietante sul precedente proprietario di Villa Gatto-Borghi”
“In effetti si,comunque Luigi temendo che si trattasse di un segno di pratiche stregonesche la fece rimuovere,trovandosi costretto a chiudere l’ingresso alle cantine perché dopo la rimozione dell’altare l’atmosfera era diventata malsana”
“Quell’altare doveva servire a sigillare o controllare qualcosa Santonastaso e Luigi rimuovendolo ha dato inizio all’infestazione e a tutto il resto”
“Lo penso anch’io Daniele,ti ringrazio per il lavoro che hai svolto. Ora sarà meglio che riferisca tutto a Shlomo”
Dopo aver ascoltato la storia di Villa Gatto-Borghi e della rimozione dell’altare Shlomo disse:”Vedo un'unica soluzione Santonastaso,effettuare un esorcismo nelle cantine dove sorgeva l’altare. La croce di Simone macchiata dal sangue del suo sacrificio potrà fungere da nuovo sigillo”
“Sei sicuro Shlomo?Non pensi che sia troppo rischioso?” ribattè Santonastaso.
“Ovvio Santo,sarà molto pericoloso,ma dobbiamo tentare”poi dopo aver fissato la villa disse “La presenza che occupa Villa Gatto-Borghi sta crescendo,lo percepisco. Vuole uscire ed espandersi,se non agiamo sarà troppo tardi”
“Che Dio ci aiuti” esclamò Santonastaso.
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Ed ecco il capitolo del Fra! Se c'era una cosa che mancava era un inizio di studio sul passato della Villa. Bravo Fra! ;)
RispondiEliminaCi avviciniamo a un punto di partenza, in apparenza. Non male, comunque, soprattutto per la «normalmente anomala» storia della vecchia casa. Grazie per il frammento di storia. Un ottimo punto di partenza per ulteriori insani voli e oscene capriole :(
RispondiEliminaIl mio Simone ancora in pista. E con il ruolo di salvatore della causa, anche se indirettamente. Bello, mi è piaciuto :)
RispondiEliminaCi voleva, un po di "storia" della nostra amata villa. Bene bene. :)
RispondiEliminavoglio fare anch'io il ricercatore come Daniele!
RispondiEliminaBene, un altro grosso mattone della storia è andato al suo posto. Bel lavoro. Se poi qualcuno adesso agganciasse bene il discorso delle mani...
RispondiElimina:-)
Sorry, sono incontentabile.
Uhm, bel contributo!
RispondiEliminaL'assist che mi serviva!
Mi sa che adesso vi farò del mare. O meglio, in settimana, quando toccherà a me :-P
Avviso ai naviganti: parto per le vacanze, non so se riuscirò a commentare i vari capitoli visto che mi connetto da un bar e non da casa... cercherò l'angolo più remoto e la sedia più nascosta :P
RispondiEliminaBaci a tutti
Arrivo davvero in ritardo però devo dire che questo capitolo mi è proprio piaciuto. Ci voleva un po' di storia, adesso corro a leggere il resto!
RispondiEliminaCily